Un commento sarcastico e tagliente, un ritratto della Serbia di oggi visto da chi ha vissuto le proteste degli anni ‘90 contro quello che pensava fosse il peggiore regime possibile
Il secondo Gay pride belgradese è saltato. Il governo serbo, per voce del ministro dell'Interno Ivica Dačić, ha deciso di proibire qualsiasi manifestazione. Il 2 ottobre, secondo la polizia, si sarebbe corso il rischio di gravi incidenti e i movimenti dell'estrema destra erano ben organizzati e pronti a tutto. Un commento
Dopo aver rispettato le condizioni legate alla collaborazione con il Tribunale internazionale dell'Aja, la Serbia trova davanti a sé un altro grosso ostacolo lungo il cammino verso l'Unione europea: la questione del Kosovo. La recente visita a Belgrado del cancelliere tedesco Angela Merkel ha sollevato molti malumori tra i politici e i cittadini serbi. La Merkel infatti aveva posto come condizione per l'ottenimento dello status di Paese candidato la rinuncia al nord del Kosovo. Un commento
Una sentenza della Corte costituzionale mette al bando in Serbia il gruppo di estrema destra Nacionalni stroj. Lo stesso potrebbe accadere ad altre organizzazioni della destra estrema. La chiusura di un incidente di percorso? Non proprio. Un commento
It isn’t enough that Mladić’s arrest was one of the international conditions for Serbia. Belgrade will still have to wait a long while before it can enter the European Union. What’s important is that Mladić’s arrest opens the path towards reconciliation and that it’s possible to look into each other’s eyes again. A comment
Dal nazionalismo estremo di Vojislav Šešelj ai metodi gandhiani di protesta. La parabola politica di Tomislav Nikolić, leader del maggiore partito serbo di opposizione, da sabato scorso in sciopero della fame e della sete. Un commento
Le lotte interne alla coalizione del governo serbo sono sfociate nelle dimissioni del ministro delle Finanze Mlađan Dinkić. Il governo del premier Cvetković per ora sta in piedi, ma non si sa ancora per quanto. Un ironico commento sulle recenti vicissitudini dell’esecutivo di Belgrado
Abbandonati slogan e retorica aggressiva del Partito radicale da cui proviene, Tomislav Nikolić guida oggi il Partito serbo per il progresso, forza che si vuole presentare come moderata e pro-Europa. La recente manifestazione contro il governo ha voluto esserne un esempio
Al tanto atteso congresso del partito di maggioranza serbo, il DS, è stato rieletto presidente Boris Tadić. Grande imbarazzo per il fallimento del voto elettronico. Successo per il sindaco di Belgrado, che diventa vicepresidente, sconfitta per il ministro degli Esteri Vuk Jeremić
Dopo i disordini al Gay pride e le violenze a Genova, a Belgrado erano forti i timori per il match tra Stella rossa e Partizan. Dopo lunghe discussioni tra le istituzioni e la dirigenza delle due squadre, la partita si è giocata tra imponenti misure di sicurezza. Risultato: il derby più tranquillo degli ultimi anni
Violence at the Gay Pride in Belgrade and then the dramatic events at the Italy-Serbia football game. “Who gave you the right to define yourselves as the defenders of my Serbia? Who are you, anyway?” A commentary from our correspondent in Belgrade
Nel suo primo viaggio a Belgrado, il segretario di Stato Usa Hillary Clinton ha tessuto le lodi della Serbia. E ha insistito sul concreto sostegno al suo cammino europeo. La cronaca della visita
Memories, many. Regrets, none. The desire not to give up and a great will to look to the future. Ten years after October 5, 2000, historical date that marks the fall of Slobodan Milošević’s regime, reflections from our correspondent in Belgrade
La risoluzione sul Kosovo votata in seno all'Assemblea generale dell'Onu lo scorso 9 settembre è la fine della politica del doppio binario tentata dal governo di Belgrado su integrazione Ue e Kosovo. E l'inizio di nuove possibilità per la Serbia e per la stessa Pristina. Un commento
C’è profonda insoddisfazione a Belgrado per il parere della Corte di giustizia internazionale sull’ indipendenza del Kosovo. Una doccia fredda per il governo serbo. Che però rilancia la battaglia diplomatica. Con una risoluzione indirizzata all’Assemblea generale dell’Onu
A party in which everything (and nothing) has changed. It is the Socialist Party of Serbia (SPS), today the pillar of a pro-European government, yesterday Milošević’s political creature. At its helm is Ivica Dačić, the man who succeeded in bringing the socialists back to the center of the Serbian political system without explicitly disowning the legacy of the 90s
Milosevic, war, the Kosovo issue: Strongly negative images associated with Serbia since the 1990s. Now, an unavoidable task is (re)branding the country. Sport and culture slowly change some things, but institutions still struggle to elaborate a consistent strategy
After 13 hours of heated debate, the Serbian Parliament approved (127 yes votes from 250 deputies) a resolution condemning the Srebrenica massacre. The document contains apologies to the victims' families, but does not use the word “genocide”. A commentary